Nato a Monticelli d’Ongina il 18 febbraio 1902 in via Vittorio Emanuele n°11 da Ciro, agricoltore, e da Nella Osimo.
Il 30 giugno 1926 si sposa con Giulia Bruschi, figlia di Francesco il medico condotto di Monticelli, da cui ha 4 figli: Anna (1927), Lelio (1929), Nella (1930) e Attilio (1933).
Ciro, il padre di Aldo, militante comunista ed affittuario di alcune aziende agricole nel Piacentino, in seguito ad alcuni incendi dolosi subiti per motivi politici alle cascine che conduce si trasferitsce in provincia di Alessandria ad Oviglio. Aldo invece va ad abitare a Mombaldone per condurre una fattoria di un cugino.
Aldo, rimasto vedovo nel 1940, viene catturato a Savona, dove nel frattempo si erano trasferiti i figli, all’inizio del 1944 a seguito di una delazione.
Rinchiuso in un primo tempo in carcere a Genova viene poi trasferito a Fossoli dove rimane fino alla fine di luglio. Il 1 agosto lascia il campo di Fossoli e, trasferito in pulmann fino a Verona, parte con un convoglio (di cui fanno parte anche Tina Pesaro e Riccardo Sezzi) che arriva ad Auschwitz il 6 dello stesso mese.
Trasferito a Mauthausen con l’approssimarsi dell’Armata Rossa muore il 31 gennaio 1945 all’età di 43 anni.