Remo Ferrari
Partigiano combattente della IV Brigata G.L. nell’OltrePo Pavese
Nato ad Alseno il 16.02.1924 da Armando e Arceri Angela e residente in località Motta, a Borgonovo di Monticelli d’Ongina.
Fucilato dalle Brigate Nere a Castana di Varzi (Pavia) il 29.12.1944.
Remo viene catturato durante un rastrellamento operato dalla divisione Sicherheits sul territorio tra Castana e Crocetta di Montecalvo assieme ad una decina di persone tra cui alcuni partigiani.
Divide la stessa sorte di Sergio Bardi un fiorentino della Brigata Matteotti: dopo essere stato giudicato dal Colonnello a Broni, verrà fucilato lo stesso giorno nelle vicinanze di Case Colombi di Castana; gli altri catturati saranno incarcerati.
In servizio militare a Ghedi (BS) abbandona la caserma ma non fa ritorno a casa (sa che a pochi metri, in casa della famiglia Agazzi, c’è un presidio della RSI) e raggiunge le colline dell’OltrePo pavese dalle parti di Stradella/Broni.
La sua famiglia non ha più notizie; dopo la fine della guerra la mamma va più di una volta in bicicletta a Ghedi e a Brescia a cercare notizie.
Sarà Pirèn Buscai di San Pedretto che aveva sposato una ragazza di quella zona a portare la triste notizia a casa Ferrari”
(Testimonianza del fratello Enzo residente a Borgonovo di Monticelli d’Ongina, classe 1936).
Riferimenti
- Carlo Cerri in “La Resistenza a Piacenza” pag. 136
- Giorgio Cassinari in “Piacenza nella Resistenza” pag 100
- IL SOGNO DI UNA VITA, Emilio Pecorari: l’infanzia, la lotta partigiana, l’impegno civile
- Testimonianze incise nel marmo (ANPI Pavia)
In memoria
- Monumento caduti a Monticelli
- Lapide presso la Collegiata di Monticelli
- Monumento a Castana di Varzi (PV)
A Remo Ferrari è dedicata una via a Monticelli d’Ongina.